domenica 19 novembre 2017

Un nuovo sport: tirare in ballo l’Anpi dove e quando viene comodo.

Da un anno a questa parte parlare e/o sparlare dell’Associazione Partigiani d’Italia sembra essere diventato lo sport preferito di molti anche a livello locale.
Ormai non si contano gli articoli con titoloni che parlano di:“guerre” tra sinistra e Anpi che poi a leggere niente hanno a che vedere con l’articolo e men che meno con Anpi; dichiarazione di politici che citano Anpi senza che forse sappiano cos’è e cosa fa; post che raccontano storie della nostra associazione in modo acritico e standosene a dovuta distanza; battibecchi tra partiti e istituzioni in cui Anpi viene di volta in volta ora biasimata ora elogiata.

In tutto questo mai nessuno si è premurato di sentire la nostra Associazione, dimostrando così che “metterla in mezzo” era solo un pretesto o per enfatizzare una notizia o per dare un po’ di peso a qualche dichiarazione o semplicemente per aprire una polemica.
Risultato: cattivo giornalismo, pessima politica, denigrazione dell’Anpi.

Cos’è l’Anpi, quali scopi si prefigge, in che modo si legittimano i propri organismi dirigenti, quali campagne conduce, convegni, rapporti con le istituzioni, statuto, regolamento ecc. sono tutte notizie pubbliche e facilmente reperibili.


Qui come risposta definitiva al cattivo giornalismo, alla pessima politica e contro ogni denigrazione, diciamo che, noi al di là dei compiti e ruoli delineati da statuti e congressi, ci sentiamo investiti della pesante eredità morale che il nostro Presidente Nazionale Carlo Smuraglia ci ha consegnato nel suo MESSAGGIO  durante il passaggio di consegne con Carla Nespolo eletta nuova Presidente Nazionale Anpi, e di cui molto modestamente cerchiamo di essere degni.

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